UN QUINDICENNIO DI ECUMENISMO
A GALATINA
Nel decreto UNITATIS REDINTEGRATIO, emanato il 21 novembre 1964 dal Concilio Vaticano II , fra l’altro, si legge: “…Da Cristo Signore la Chiesa è stata fondata una e unica, eppure molte comunioni cristiane propongono se stesse agli uomini come la vera eredità di Gesù Cristo. …”.
“ Siccome oggi, sotto il soffio della grazia dello Spirito Santo, in più parti del mondo con la preghiera, la parola e l’azione si fanno molti sforzi per avvicinarsi a quella pienezza di unità che Gesù Cristo vuole, questo santo Concilio esorta tutti i fedeli cattolici perché, riconoscendo i segni dei tempi, partecipino con slancio all’opera ecumenica. …”.
Purtroppo questa motivata e seria esortazione dei Padri Conciliari, da oltre mezzo secolo, stenta ad incontrare la dovuta attenzione in ambienti sia laici che ecclesiastici del Cattolicesimo. Pertanto le barriere che da secoli esistono fra i cattolici ed i seguaci di altre comunioni cristiane sembrano non solo inamovibili, ma addirittura destinate a consolidarsi, nonostante contraddicano palesemente la volonta e l’opera di Cristo Signore, fondatore della Chiesa una e unica.
Alla base dell’“opera ecumenica” richiesta dal Concilio deve necessariamente esserci la consapevolezza che le divisioni tra cristiani sono avvenute con motivazioni, talvolta contingenti, che certamente non riguardavano nè la fede in Gesù Cristo, figlio di Dio fatto uomo, né la vera essenza del messaggio evangelico. Ma per l’acquisizione di una tale consapevolezza è necessario innanzitutto approfondire non solo la conoscenza della religiosità dei cattolici, ma anche e soprattutto quella degli altri cristiani.
La possibilità di un tale approfondimento da quindici anni è
costantemente offerta ai cittadini di Galatina e dintorni dalla Associazione Ecumenica OIKOS, che, generosamente ospitata dalla Parrocchia di S. Biagio, è stata fondata nel 1997 ed è tuttora ottimamente guidata da Rossella Schirone, laureata sia in teologia ecumenica che in filosofia.
Il prossimo 20 marzo l’OIKOS rifletterà sul proprio percorso, durato tre lustri, e festeggerà tale tappa premiando due personalità che, per testimonianza di vita e di opere, si sono particolarmente distinte in campo eumenico.
Un’informazione più dettagliata in proposito sarà data quanto prima.
Pietro Congedo
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